“D.OR.Campania unico interlocutore della Regione”
«Creare forme di cooperazione per competere sui mercati, attuando un approccio coordinato e sistemico. Questo obiettivo, condiviso fin dal primo giorno, ha dato impulso al tavolo di concertazione con gli attori del sistema orafo. È stato il prologo, mesi fa, alla costituzione del distretto come rete d’imprese”. Antonio Marchiello, assessore alle Attività Produttive e al Lavoro, racconta la genesi di D.OR. Campania, oggi riconosciuto come interlocutore unico della Regione. “Si integrano bene tutte le componenti che servono per incrementare la capacità innovativa e la competitività: la formazione, la ricerca, l’internazionalizzazione, la realizzazione di servizi comuni di supporto alle relazioni commerciali”. Non solo attività di business, perché ci sono anche sostenibilità ambientale e formazione al centro del piano di attività proposto dalla Rete e finanziato dalla Regione Campania. “Tra gli interventi previsti – conferma l’assessore – spiccano progetti legati alla sostenibilità del corallo di Torre del Greco e all’economia circolare, lo studio di nuove tecnologie ecologiche da utilizzare nei cicli di produzione, attività formative sviluppate attraverso tirocini e corsi di formazione professionale per gli operatori del settore”.
«Il sistema del gioiello è strategico per il nostro territorio: coniuga antichi mestieri con elevato contenuto artistico all’innovazione dei materiali e dei processi produttivi. Ma soprattutto produce ricchezza e opportunità per le nuove generazioni».
La prossima edizione di Vicenzaoro, battesimo ufficiale di D.OR. Campania che si presenterà a settembre al mondo orafo, è attesa con grande curiosità e interesse anche dalla Regione Campania, che ha deciso di essere presente con uno stand istituzionale per incentivare e sostenere ancora di più le imprese del distretto. “Sarà un’occasione unica per presentarsi ai principali stakeholders, provenienti da tanti paesi anche al di fuori dell’Europa – dice Marchiello – La Regione ha acquisito non solo gli spazi per allestire uno stand ma ha anche messo a disposizione una campagna di marketing finalizzata a valorizzare il comparto orafo campano. Il sistema del gioiello è strategico per il nostro territorio: coniuga antichi mestieri con elevato contenuto artistico all’innovazione dei materiali e dei processi produttivi. Ma soprattutto produce ricchezza e opportunità per le nuove generazioni. Il know how dei maestri orafi consente, infatti, di ritagliarsi uno spazio importante nei mercati globali, vincendo la sfida nei confronti di nuovi produttori che puntano su costi più contenuti ma non si avvalgono della nostra elevata specializzazione”. Tante piccole e medie imprese, ciascuna con la propria peculiarità e ricchezza, espressione di tre sistemi locali di sviluppo ben definiti: “Il polo di Napoli, concentrato nell’antico Borgo orefici, ha una tradizione antichissima risalente addirittura al 1300. Il polo di Torre del Greco è invece specializzato nell’artigianato del corallo e del cammeo, un’attività fiorente con secoli di tradizione alle spalle e conosciuta in tutto il mondo. Il polo di Marcianise costituisce una evoluzione più recente: il centro orafo “Il Tarì” ha oltre 400 aziende presenti e 2500 addetti, l’insediamento orafo di Oromare dispone di 150 aziende e oltre 1000 addetti. Non dimentichiamo il sistema distributivo al dettaglio, presente in maniera capillare e composto da oltre 1400 punti vendita, principalmente a conduzione familiare”.